Raramente vince chi perde (e viceversa). Ma è quanto è accaduto al referendum di Mirafiori, come commenta Vendola . Il 46% dei NO pesa qualitativamente di più perché ottenuto avendo contro il Governo, in contrasto con i partiti politici rappresentati in Parlamento (tranne l’IDV) e senza il sostegno della maggioranza dei media.
I “non-vincitori” sono in primo luogo la Fiat e i sindacati firmatari, perché con questo risultato sarà difficile gestire lo stabilimento torinese escludendo la Fiom, come spiega Scalfari.
Ma il referendum di Mirafiori è anche stato anche proposto come un momento e un luogo simbolico di transizione del sistema di relazioni industriali italiano. E in questo senso la tenuta del fronte del NO ha significato un passaggio a vuoto per la nuova cultura iper-realista che sta cercando di imporsi in Italia.
Iper-realismo ha qui un doppio significato:
- A political action to support the dominant social classes , fall by the weight of global economic change exclusively on the growing masses of the proletariat (economic category in which employees currently covered by the concept, workers, farmers, artisans, the false VAT numbers, the young casual). The hyper-realists consider their privileges and wealth " unavailable " with each revision, aristocratic feel " anointed" the right of command and are " sovereignty" over all judgments of efficiency. This new "aristocracy International" are trying to bring the world back to the late nineteenth century social conditions, with the paradox of using dialectical dell'armamentario reformist and modernist. The hyperrealists reforms are as essential rights which relate to the less favorable growing Western proletariat (cf. for Italy "Poor Us") while silent on reforms, like the Italian Tax and the fight against tax evasion related or that the rules of global finance, which could affect their fortunes.
- A vision of the world "required", da cui consegue una accettazione passiva di ogni compromesso. Per gli iperrealisti l’attuale sistema capitalistico-finanziario globale non è un prodotto storico-culturale ma una verità di natura e come tale non suscettibile di revisione. Il capitalismo è per gli iperrealisti l’espressione della razionalità del reale, che ha dialetticamente sconfitto quella che è presentata come l’ unica antitesi possibile, il comunismo. Gli iperrealisti agiscono all’interno della categoria dell’esistente, rifiutando di pensare, anche in ambito economico, le alternative possibili. Il pensiero politico abdica così alla sua funzione di guida, facendosi ancillare rispetto ai poteri e ai sistemi economici.
L’esito del referendum ha dimostrato, attraverso gli operai Fiat, che il nuovo proletariato italiano non è ancora rassegnato ad accettare silenziosamente la contro-riforma “realista” e la prevalenza del sistema del privilegio che tenta di scaricare sui lavoratori i costi delle crisi generati dalla speculazione e dallo sfruttamento di altri lavoratori. Una numerosa minoranza di operai si è ugualmente rifiutata di accettare come “obbligatorio” il sistema capitalistico-finanziario attualmente imperante. Un rifiuto sensato, considerando gli esiti catastrofici - sociali, ambientali ed economici- che tale modello economico globalizzato ha generato e continuerà a generare unless it is subjected to a strong change of heart.
The political legacy of NO at Mirafiori is therefore not, as many believe, a legacy of conservatism and backwardness.
Ø The NO Mirafiori is a SI the recovery of the centrality of democratic representation in the organization of society (instead of economic technocracy - Financial Statement).
Ø The NO di Mirafiori è un SI a trarre esempio da sistemi economici alternativi, come la banca dei poveri , la green economy, la revisione del PIL (o la sua sostituzione) come unico fattore di misurazione del progresso socio-economico.
Ø Il NO di Mirafiori è un SI ad una sinistra capace di sostenere la causa dei nuovi poveri e la struggle against privilege.
Ø The NO Mirafiori is a SI to use the freedom of the imagination to propose alternative economic and social models, more equal, more just more sustainable.
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